sabato 11 aprile 2009

A quali atrocità giunse il fanatismo d'alcuni ebrei? (San Giovanni Bosco)

Anno 1287

Gli ebrei di quel tempo, diedero nei più gravi eccessi di barbarie; eccone un esempio. Un giovine di Treves nella Francia, chiamato Verner in età appena d’anni quindeci, si collocò a giornata presso alcuni ebrei per iscavare in una cantina. Un giorno una donna caritatevole che gli aveva dato albergo in casa sua, gli disse: « che cosa pensi tu, o Verner? eccoti al venerdì santo; gli ebrei ti mangieranno ». Il giovine contadino innocente e pio rispose: « Io non posso vivere, che lavorando, la mia vita è tra le mani di Dio ». Nel giovedì santo si confessò, comunicò, quindi fece ritorno al suo lavoro. Gli ebrei scesero dietro a lui nella cantina, gli posero tosto una palla di piombo nella bocca per impedirlo di strillare, poi lo legarono ad un palo colla testa in giù, per fargli render l’Ostia. Nel che non potendo riuscire, sì diedero a lacerarlo a colpi di sferza, poscia con un coltello gli apersero le vene di tutto il corpo, e lo strinsero con tanaglie per premerne tutto il sangue. Nel corso di tre giorni lo tennero appeso ora dai piedi ora dalla testa, fino a che divenne affatto esangue [3] .

3. Un fatto pur troppo a questo somigliante avvenne al Padre Tommaso di Sardegna in Damasco in questi ultimi tempi.

San Giovanni Bosco in Storia ecclesiastica, Torino 1845